Guida alla realizzazione dell'articolo
Come esempio di una ricerca ben fatta (e ben scritta), potete leggere "Newton, Einstein e Bohr: teorie a confronto", realizzata da Gabriele Tartero, Laura Strambini, Martina Decensi, Samuele Voltan, Alessandro Duico e Michele Belotti per la quarta edizione del convegno. Per altri esempi potete anche vedere l'archivio di tutti gli articoli pubblicati negli anni passati. Non vi preoccupate di imitarne la formattazione, che è quella degli Atti del Convegno; quella la realizzeremo noi quando pubblicheremo la versione finale dell'articolo. Per la formattazione, seguite invece questo schema Word.
Alcune indicazioni generali
Innanzitutto elenchiamo alcuni importanti accorgimenti da adottare nella preparazione dell'articolo, indipendentemente dal suo contenuto.
Preparate l'articolo usando Word, LibreOffice, Google Docs oppure LaTEX.
Quando ci inviate l'articolo, salvatelo in un file il cui nome coincide col titolo del vostro lavoro. Per favore non chiamatelo "articolo convegno" o nomi simili che non distinguono tra i vari gruppi!
All'interno dell'articolo, come prima cosa, scrivete:
il titolo
nome, cognome e classe di appartenenza di tutti gli autori
scuola di appartenenza
Strutturate il vostro articolo con una introduzione, una o più sezioni centrali, una conclusione, e una bibliografia. Qui sotto trovate maggiori indicazioni sul contenuto delle varie sezioni.
Bibliografia e riferimenti bibliografici
Questo punto è molto importante, ed è spesso sorgente di difficoltà. Per realizzare una bibliografia nel modo corretto, dovete fare due cose:
Alla fine del vostro articolo, includete una sezione intitolata "Bibliografia" contenente un elenco numerato di riferimenti utili. Questi possono essere libri, pagine web, articoli, o altre risorse che avete consultato durante il vostro lavoro di ricerca e che possono servire per supportare le affermazioni che fate nel testo, o come spunti di approfondimento per il lettore interessato.
Citate i vostri riferimenti bibliografici direttamente nel testo! quando uno dei riferimenti e' rilevante per sostenere o giustificare un certo passaggio del testo, o quando puo' essere utile per il lettore che voglia approfondire, inserite il riferimento nel testo usando il numero. Come su wikipedia, dove i riferimenti esterni all'enciclopedia sono elencati a fondo di ciascuna pagine, numerati, e ci si riferisce nel testo coi numeretti. Ad esempio, dalla voce "intelligenza artificiale" della wikipedia italiana: "In seguito, nel 1943 McCulloch e Pitts crearono ciò che viene ritenuto il primo lavoro inerente all'intelligenza artificiale[5]", dove il numeretto 5 rimanda al quinto elemento della bibliografia consultabile a fondo pagina (sezione "Fonti").
Struttura logica dell'articolo
Qui sotto riportiamo un estratto dalla risposta a una domanda posta da un gruppo di una delle passate edizioni. Il tema dell'articolo di questo gruppo era il dilemma del prigioniero, e con questo messaggio abbiamo voluto fornire un esempio di come strutturare un possibile articolo su questo tema. Ovviamente ciascun tema è diverso, ma a grandi linee la struttura descritta qui è applicabile in generale.
Provate a fare così:
Pensate a qual è il messaggio che volete trasmettere con l'articolo (tanto per essere espliciti e per fare un esempio: nel vostro caso il messaggio può essere qualcosa tipo (e qui sto inventando!) "la soluzione ottimale del dilemma del prigioniero dipende dalle assunzioni fatte sul comportamento dei partecipanti, che si può descrivere in termini probabilistici, e in particolare se un partecipante si comporta in maniera completamente casuale allora all'altro conviene non collaborare mai", oppure qualcosa come "abbiamo studiato il dilemma del prigioniero e in questa relazione riassumiamo le principali soluzioni e le condizioni nelle quali sono valide".)
Condensate questo messaggio in una, massimo due frasi. Questo sarà il sommario dell'articolo.
Strutturate l'articolo con un'introduzione, una serie di sezioni principali, e una conclusione:
nell'introduzione, date un'idea del contesto nel quale si colloca il vostro lavoro. Inoltre provate a far capire al lettore perché avete scelto proprio questo argomento (in altre parole: spiegate perché è interessante). Illustrate brevemente come intendete affrontarlo (basta una frase che dica cosa andrete a spiegare nelle sezioni seguenti).
nelle sezioni seguenti, sviluppate il vostro argomento cercando di seguire una struttura logica e facilmente comprensibile.
nella conclusione, riassumete ancora in una frase o due il messaggio dell'articolo, questa volta sottolineando maggiormente come il lavoro svolto da voi in qualche modo risponde a qualche punto/domanda che avete aperto nell'introduzione.
Seguendo l'esempio sopra del dilemma del prigioniero, questo potrebbe corrispondere a (come sopra, i contenuti sono inventati di sana pianta al momento, tanto per dare un'idea):
Introduzione: il dilemma del prigioniero è un classico esempio in teoria dei giochi, è stato introdotto da X per studiare il problema Y ed è stato studiato in molte varianti. Ad esempio Z, W e T sono applicazioni di questa idea ad altri contesti. Nel dilemma del prigioniero, la soluzione ottimale dipende dalle assunzioni fatte sul comportamento dei partecipanti, che possono essere espresse in termini di modelli probabilistici. In questo articolo, illustriamo alcuni possibili casi di diversi comportamenti dei partecipanti, e le corrispondenti soluzioni del dilemma.
Sezioni principali: tre sezioni, ciascuna che spiega cose tipo "assumiamo che un partecipante si comporti (in maniera probabilistica) secondo queste regole. Allora, in questo caso, possiamo calcolare cosa cosa conviene fare all'altro partecipante. La soluzione è XYZ."
Conclusione: in questo articolo abbiamo studiato come diverse assunzioni sul comportamento dei partecipanti portino a diverse soluzioni del dilemma del prigioniero. In particolare, abbiamo visto che se assumiamo che un prigioniero si comporti sempre in maniera completamente casuale, allora all'altro prigioniero conviene non collaborare mai.